A quasi quattro mesi dall’inizio del mio SVE a Redon, posso fare un bilancio di quest’esperienza di volontariato in Bretagna. Anche per rendere più piacevole questo periodo di confinamento.

Relazioni. Sono state le persone incontrate in questi mesi ad aver lasciato il segno più profondo dentro di me. Nell’associazione del Transfo l’età media è abbanstanza alta e noi giovani siamo in minoranza. Ma il lavoro portato avanti è tanto, ispirato da saperi dimenticati dalla società moderna. Così nel corso delle settimane, si è creata una complicità tra me e alcuni dei membri più in là negli anni.

Lavorare all’aperto e scambiare idee, pranzare insieme, scherzare etc… era diventata una piacevole abitudine.

Ritrovarsi la sera insieme agli altri volontari SVE mi è sempre piaciuto. Tra cene e musica, si sono creati dei legami forti.

E mi sento molto più ricco, perché ho conosciuto delle culture per me nuove. Uno scambio spesso divertente quando il francese e l’inglese si alternano e sembra di ritrovarsi in una torre di Babele. Un’esperienza bellissima è stata quella del seminario di cinque giorni a Narbona, nel Sud della Francia.

Organizzato dall’Agenzia Erasmus francese, è stata un’occasione di conoscere altri volontari SVE venuti da tutta la Francia. Un giusto equilibrio tra momenti in classe e momenti liberi per andare in giro.

Le “lezioni”, seguendo i principi dell’educazione non formale, sono state momenti di scambio, molto attive, per lavorare su temi personali e di attualità. Abbiamo provato ad affrontare e capire le difficoltà che si possono incontrare quando si parte per un periodo più o meno lungo all’estero. Insieme, abbiamo passato momenti intensi e divertenti, tra cui una serata indimenticabile al karaoke.

Qualche link utile: sito internet del Trasfo: http://le-transformateur.fr/ sito internet del fotografo Philippe Caharel che collabora con il Transfo : http://www.philippecaharel.com/