Si apre un’ ottima opportunità di Servizio Volontario Europeo a Tenerife dal settembre 2018! Cerchiamo una ragazza per questo progetto del cui racconta la sua esperienza il nostro ex-volontario, Francesco Ratano:

SVE A TENERIFE

Parte prima L’Isola

L’isola di Tenerife è nota per diverse ragioni: c’è chi dice sia un paradiso tropicale, un posto di vacanza di lusso, uno scoglio sperduto nel mezzo dell’ Atlantico, l’ isola dell’eterna primavera, un luogo a metà tra Africa, Europa e tropici. In generale, non è un posto in cui si capita per caso. Il clima è particolare per via della latitudine e dalle raffiche dei venti alisei, la temperatura si aggira per tutto l’anno intorno ai venti gradi di media. La fama di “Isola dell’eterna primavera” è in effetti un pregiudizio corretto e la fauna è estremamente variegata; spesso, anche poche centinaia di metri di dislivello portano un incredibile cambio di temperatura, panorama e vegetazione.Per chi ha fame di natura, di visioni di paesaggi è un’isola straordinaria. 30629906_10216330033066710_8701804630201335808_n Il volontariato che stavo svolgendo ha avuto luogo nella parte nord dell’Isola, nella città di Santa Cruz. Non ci sono molte spiagge accessibili nelle vicinanze ma il paesaggio costiero è bellissimo e ci sono diversi luoghi in cui si può fare il bagno… praticamente tutto l’anno.

Il mio SVE

Era una mattina di Giugno (mi pare mercoledì) quando accettai di partire per il progetto. L’estate era ancora agli albori e le informazioni su ciò che sarei andato a fare all’interno della fondazione Ataretaco piuttosto vaghe; ero già attivo nel mondo del volontariato oltre che in quello della scuola, non sarebbe certo stato un cambio enorme (pensavo) ma fu soprattutto l’idea dell’oceano a farmi decidere per il sì, dopo una piccola esitazione zittii i dubbi. Partii.

Appena arrivato mi sono trovato a mio agio, a lavoro e a casa e non son stato con le mani in mano; a metà luglio ho attivato un corso di spagnolo per dei ragazzi che la fondazione seguiva per inserirli nel mondo del lavoro ma che avevano bisogno di un aiuto con la lingua. Questi ragazzi erano inizialmente due, il gruppo si è poi aggregata una ragazza e poi altri due ragazzi. Dopo cinque mesi di lezioni, la classe era composta da cinque alunni, tutti hanno fatto enormi progressi nella lingua e quando nelle ultime lezioni ci siamo occupati di compilare il CV si sono resi conto che molte delle loro esperienze precedenti avevano un valore notevole nel mondo del lavoro! E’ stato motivante vedere in loro nascere una nuova idea di sé stessi, una fiducia ritrovata nelle proprie possibilità, per loro come per me fu un momento intenso. Una cosa che per noi ha poco valore, un punto di una lista in un progetto, per altri può significare molto. Non dare nulla per scontato. Mai.

Ad ogni modo, presso la fondazione Ataretaco la mia attività principale è la gestione di un gruppo di volontari del luogo che dà lezioni di spagnolo a immigrati, rifugiati e richiedenti asilo. Mi occupo di questo da Settembre. Gli alunni del corso sono per la maggior parte donne africane che una volta raggiunto il marito vogliono imparare la lingua dell’isola, ognuna con le proprie motivazioni: aumentare le possibilità di incontrare e comunicare con persone, entrare efficacemente nel mondo del lavoro, avere i mezzi per leggere un libro di ricette o anche solo uscire di casa, in un ambiente percepito come accogliente e sicuro. Portare avanti due corsi di spagnolo paralleli (quello con i ragazzi nel percorso sociolavorale e quello per immigrati e rifugiai) è un’esperienza molto particolare: mi ha portato a dover fronteggiare situazione piacevoli e molto appaganti, intervallati da delusioni, sorprese e gioia.

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Un’altra attività della Fondazione è l’attenzione alla difesa dell’ambiente, la raccolta di olio da cucina esato e vestiti. Attraverso una rete di enti di beneficenza sparsi su tutto il territorio spagnolo l’olio usato viene convertito in biodiesel, i vestiti puliti e redistribuiti tra i bisognosi o trasformati in strofinacci se troppo rovinati. Per pubblicizzare queste attività, sensibilizzare la popolazione a riciclare i rifiuti, a non buttare ma donare i vestiti usati e anche per trovare qualche nuovo volontario per le lezioni di spagnolo, Ataretaco partecipa a numerosi eventi pubblici come feste, sagre e notti bianche.

Colleghi e compagni

Lo SVE che sto portando avanti mi sta permettendo di fare esperienze nuove: gestire un gruppo di volontari e dare lezioni di una lingua che per me non è quella natia, il tutto in un paese straniero e lontano. Bene, tutto questo è nulla rispetto al carico emotivo ed esperienziale che sto acquisendo dal dividere casa e molti aspetti della vita con le mie colleghe e coinquiline. Beninteso, vivo da anni in case con altri ragazzi e ragazze anche all’estero tuttavia ogni persona è un mondo a sé, un’energia ed un’esperienza unica e irripetibile. Il quotidiano approcciarsi ad un universo “totalmente altro” rispetto a me mi ha portato a farmi moltissime domande su me stesso, a vivere esperienze contrastanti ed emozioni forti, buone e meno buone.

Per finire

E’ difficile dare un giuizio oggettivo ad un’esperienza in continuo divenire e ancora non conclusa. Posso solo dire che per il momento sto vivendo un anno davvero intenso e pieno di ragioni per essere ben ricordato. Non ho avuto problemi ad organizzare la mia vita nell’isola, le città di Santa Cruz e La Laguna sono in realtà un unico conurbamento, il quartiere in cui viviamo è esattamente nel mezzo delle due (il confine amministrativo passa esattamente nel nostro appartamento), ciò permette di godere delle attività di una grande città, nel mio caso specifico mi sono unito ad una compagnia teatrale e alla squadra di rugby dell’ Univeristà de La Laguna. Con la prima stiamo allestendo uno spettacolo che debutterà a maggio, con la seconda sto per cominciare un campionato regionale che (oltre a tenermi in forma) mi permetterà di viaggiare per molte altre isole dell’arcipelago. Insomma, sebbene l’isola possa far percepire una certa “lontananza” da casa e in generale dal mondo occidentale, si possono portare avanti moltissime attività e sviluppare progetti personali, oltre ad hobbies più “da turista” come whalewatching e passeggiate per le bellissime montagne del massiccio del Teide. Non va poi dimenticato che, tra una difficoltà e un’altra basta guardare fuori, un poco oltre le case per vedere l’Oceano e divagare un po’. Non nascondo che lo stress, tra lavoro ed attività è notevole e spesso gettare la vista in quell’azzurro mi piace e poi, in onestà, e’ un’isola tropicale e vi si vive bene.

Testo e foto da Francesco Ratano

SE IL PROGETTO VI INTERESSA, CONTATTATE LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE: evs@muovimente.it ! DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

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